RISULTATI OTTENUTI 2009 – 2013
Sanità
I sacrifici richiesti all’intera collettività, accompagnati responsabilmente da tutte le forze sindacali, hanno portato ad un risultato mai raggiunto prima: la riduzione progressiva del deficit, valutato in 770 milioni di Euro nel 2009, fino al totale azzeramento. Una performance che ha rovesciato un modello perverso che ha attecchito per anni, consentendoci di entrare nel “novero” delle Regioni
che pongono in essere comportamenti virtuosi e, in forza di questi, di interloquire con il Governo per ottenere le risorse dovute. Di far ascoltare e recepire le ragioni della Campania. Prima fra tutte, la definizione di nuovi criteri per la ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale, che abbiamo fortemente richiesto e sostenuto affinché si giungesse ad una distribuzione più equa delle risorse per rispondere alla domanda di assistenza dei cittadini campani, che rappresentano sì la popolazione più giovane d’Italia, ma che scontano condizioni di vita e di disagio socioeconomico che intaccano inevitabilmente il bene salute.
Non solo. La riduzione dei giorni di attesa per i pagamenti delle aziende convenzionate, che in alcuni casi si attestano tra i 90 ed i 150 giorni, a fronte dei 770 dello scorso anno. Come non ricordare la positiva conclusione della vertenza Villa Russo. Solo la Cisl, Categoria e Confederazione, hanno creduto nella concreta possibilità di dare una prospettiva occupazionale a 292 dipendenti ed alle loro famiglie. Una fine annunciata, sostenevano i più… l’impossibilità di accedere agli ammortizzatori in deroga per le aziende della sanità privata… posti di lavoro inevitabilmente persi… E invece quel lavoro paziente di confronto, di mediazione, di cucitura di cui solo noi siamo capaci, sempre alla ricerca di soluzioni possibili, ci ha permesso di arrivare finalmente, dopo 2 anni di incessante lavoro e di dialogo con tutti i soggetti coinvolti (Regione, Struttura Commissariale, Asl, Ministeri), alla ormai prossima ricollocazione di tutto il personale ex dipendente della clinica.