Comunicato Stampa
Violato il diritto di balneazione alla spiaggia Calanca di Marina di Camerota, l’Adiconsum Cisl presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. L’ira del coordinatore provinciale Antonio Galatro: “La magistratura punisca i responsabili. Bisogna evitare un nuovo caso Ciclope”.
Violato il diritto di balneazione alla spiaggia Calanca di Marina di Camerota, l’Adiconsum Cisl presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. L’associazione dei consumatori cislina torna sul caso del riposizionamento degli ombrelloni nel vallone, pericolosi per i turisti.
“Dopo la rimozione di ombrelloni e sdraio ad agosto, il tratto ora è stato nuovamente occupato. Considerati i luoghi, si presume che l’occupazione attuale possa essere abusiva”, ha spiegato il coordinatore provinciale dell’Adiconsum, Antonio Galatro. “Come si potrà notare dalla foto fornite alla Procura, l’occupazione del cosiddetto vallone potrebbe essere fonte di pericolo per i villeggianti, poiché, in caso d’inondazione, gli occupanti di quel tratto di spiaggia potrebbero essere travolti da acqua, fango e detriti di vario genere”. L’Adiconsum Cisl di Salerno, aveva già reso noto che il Comune di Camerota, nel luglio scorso, non aveva rilasciato alcuna autorizzazione demaniale. “Ora chiediamo che i magistrati di Vallo della Lucania accertino la veridicità dei fatti denunciati, soprattutto con riferimento all’occupazione di spazi demaniali in assenza di autorizzazioni, peraltro potenzialmente pericolosi per i presenti”, ha affermato Galatro. “Pretendiamo che i responsabili delle infrazioni siano puniti e che sia inibita definitivamente l’occupazione abusiva e selvaggia di questi spazi demaniali, anche per evitare tragedie come quella accadute alla discoteca Ciclope”.