Comunicato Stampa
L’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno corre seriamente il rischio di perdere il finanziamento da parte della Regione Campania per la realizzazione dell’asilo nido aziendale. L’allarme dei segretari della Cisl provinciale, Matteo Buono e Pasquale Passamano: “Chiediamo di non sprecare un’opportunità. Si faccia quanto necessario per mantenere non solo il finanziamento regionale ma anche di utilizzarlo speditamente”.
L’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno corre seriamente il rischio di perdere il finanziamento da parte della Regione Campania per la realizzazione dell’asilo nido aziendale. L’allarme lanciato dalla Cisl salernitana chiama direttamente in causa il direttore generale, Vincenzo Viggiani. “Il progetto ammesso a finanziamento nel 2011 – dichiara Pasquale Passamano, segretario confederale del sindacato – resta incomprensibilmente chiuso in qualche cassetto con il rischio concreto di far svanire le aspettative soprattutto di tante mamme lavoratrici che prestano servizio presso il Ruggi”. Dopo una serie di interlocuzioni, l’ultima del novembre del 2014, in cui il direttore generale, Vincenzo Viggiani, chiedeva un’ulteriore proroga per integrare la documentazione necessaria a completare l’iter procedurale, ancora niente è stato fatto. “Richiamiamo alle proprie responsabilità il direttore generale – dichiara Matteo Buono, segretario generale della Cisl salernitana, “ed i suoi più stretti collaboratori. Ci dispiace constatare che la direzione generale sia poco attenta nell’utilizzare tutti i fondi che pure sono destinati al miglioramento strutturale dei plessi dell’ azienda che sicuramente potrebbero costituire un ottimo volano per migliorare l’offerta”.
Infine l’appello. “Non ci interessa alimentare polemiche né ricercare le responsabilità del notevole ritardo fin qui accumulato nella realizzazione dell’opera – concludono Buono e Passamano – ma chiediamo di non sprecare un’opportunità. Si faccia quanto necessario per mantenere non solo il finanziamento regionale ma anche di utilizzarlo speditamente”.