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Province e CpI. Cisl: “Pronti a mobilitazione territoriale e nazionale”.

Province e CpI. Cisl: “Mancano risorse finanziarie per garantire
i servizi. Pronti a mobilitazione territoriale e nazionale”.

Si è tenuta oggi a Napoli, presso
l’Hotel Ramada, la seconda giornata del convegno “Salvaguardiamo il lavoro e ri-costruiamo i servizi!”, organizzata dalla Cisl nazionale e dalla Cisl Funzione Pubblica nazionale per denunciare il ritardo nell’attuazione della riforma delle politiche attive del lavoro; lo stato di continua precarietà ed insicurezza dei lavoratori dei Centri per l’Impiego; l’assoluta carenza di risorse finanziarie utili a garantire la soglia minima dei Servizi erogati dalle Province. Dopo l’intervento introduttivo di Maurizio Petriccioli, Segretario Confederale CISL e Commissario CISL FP, hanno preso parte al dibattito Piero Ragazzini, segretario confederale Cisl e commissario Cisl Campania, Sonia Palmeri, assessore al Lavoro della Regione Campania; Giuseppe Canfora, Presidente UPI Regione Campania;
Maurizio Del Conte, Presidente ANPAL, ed ha concluso i lavori Gigi Petteni, Segretario Confederale CISL.
Al termine dell’ incontro Maurizio Petriccioli e Gigi Petteni hanno fatto il punto sostenendo che: “I continui tagli che hanno pregiudicato l’erogazione dei servizi e la mancata approvazione del referendum costituzionale hanno lasciato gli enti locali in una situazione di confusione e di grave indeterminatezza sulla quale occorre intervenire. Il Segretario confederale della Cisl ed il Commissario della Fp Cisl hanno inoltre ribadito che: “ad oggi 3 province hanno già dichiarato lo stato di dissesto e 10 il predissesto, evidenziando una situazione divenuta insostenibile per migliaia di lavoratori”. Sullo stato dei Centri per l’Impiego, hanno specificato: “I lavoratori dei 550 centri per l’impiego,
precari e non, si trovano in una situazione di grave incertezza.
Mancano risorse strutturali adeguate che avvicinino i servizi erogati agli standard europei e l’ultradecennale personale precario attende un piano di stabilizzazione non più rinviabile”. “I Centri per l’Impiego – hanno aggiunto- avrebbero dovuto rappresentare il perno
della seconda fase del Jobs Act, aiutando a trovare una nuova occupazione a chi perde il lavoro. Ad oggi la fase due è stata ampiamente disattesa”. “Invitiamo il Ministro Poletti ad aprire un confronto serio e approfondito nel merito per costruire insieme alle organizzazioni sindacali un modello di governance migliore e più efficace per i cittadini e i lavoratori. In mancanza di risposte, la Cisl è pronta ad aprire una stagione di mobilitazione nazionale e territoriale perché la Cisl non vuole perdere la sfida delle politiche attive, baluardo reale per proteggere le persone nel mercato del lavoro”, hanno concluso.

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