Comune di Napoli : disastro della gestione del patrimonio e delle politiche abitative
La Società Napoli Servizi ha manifestato pubblicamente in più di una occasione, tutta la sua impotenza nella gestione del patrimonio, tanto è vero che non sta producendo nessuna attività di gestione:
il sistema contabile-amministrativo è, di fatto, paralizzato al punto che non sta procedendo nemmeno alle sistemazioni contabili-amministrative che riguardano le posizioni di utenza, con il conseguente blocco di tutte le partiche amministrative: volture di contratti, regolarizzazioni, canoni e quant’altro;
sono state inviate delle lettere-censimento per la vendita del patrimonio al solo fine di dimostrare una ripresa delle attività , ma senza nessun risultato concreto e nessuna indicazione concreta sui tempi per la definizione delle procedure di vendita effettiva.
La manutenzione ordinaria degli alloggi è assolutamente carente e insufficiente con gravissime problematiche che attengono alla sicurezza e all’abitabilità del patrimonio e ciò per le gravi responsabilità dell’amministrazione che, di fatto, ha azzerato i fondi destinati alla manutenzione ordinaria;
Non è stato avviato nessun piano di manutenzione straordinaria, nemmeno per ripristinare le condizioni essenziali di sicurezza già contenute nelle relazioni della vecchia gestione.
Non si hanno notizie delle attività di supporto alla gestione delle problematiche abitative, tanto è vero che il Servizio Casa non è stato ancora messo nelle condizioni di operare e rispondere alle istanze dei cittadini: su oltre 17.000 domande ne sono state istruite circa un migliaio (e questo dopo oltre 4 anni dall’emanazione del bando di assegnazione). Non sono stati ancora erogati i contributi all’affitto dell’anno 2010, mentre per il 2011 non è stata nemmeno approntata la graduatoria.
Se questa doveva essere la rivoluzione nella gestione, è proprio il caso di dire che siamo caduti dalla padella nella brace. Le OOSS ritengono che sia necessario, a questo, punto, nelle more che si conmcretizzi la riforma dell’ERP in Campania, prendere in seria considerazione che il patrimonio comunale passi in gestione all’IACP in maniera che, quantomeno, sia garantita la gestione ordinaria.
Purtroppo amministrazione comunale, continua a raccontare una realtà che non esiste: l’assessore alla casa non può solo protestare con il Governo, ma deve anche dare un impulso alla soluzione del dramma casa in città, ignorato sostanzialmente e che, di fatto, non ha prodotto nessun atto finalizzato alla soluzione del grave problema abitativo che colpisce centinaia di cittadini sottoposti a sfratto o alla vana ricerca di una sistemazione abitativa.
Le Organizzazioni degli inquilini dicono basta a questa intollerabile situazione e invitano i cittadini a mobilitarsi per arrivare ad un confronto vero con il Comune, a partire dal 22 MAGGIO ORE 10,00 con un presidio di protesta davanti al Comune di Napoli (Piazza Municipio).
SUNIA SICET UNIAT ASSOCASA CGIL CASA UNIONE INQUILINI