Nota stampa congiunta Cgil, Cisl, Uil e Ugl
Napoli, piano di riequilibrio finanziario. Lettera dei sindacati a de Magistris: incontro ad horas
Una conoscenza puntuale dei rilievi della Corte dei Conti e di tutte le iniziative che la Giunta de Magistris intende mettere in cantiere per evitare il dissesto finanziario. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in una lettera congiunta al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, tornano sulla decisione della magistratura contabile di bocciare il Piano di riequilibrio, dopo l’incontro tenuto con il primo cittadino lo scorso 24 gennaio.
“Una decisione, quella della Corte – ricordano nella lettera i segretari generali di Campania e Napoli di Cgil (Franco Tavella e Federico Libertino), Cisl (Lina Lucci e Gianpiero Tipaldi), Uil (Anna Rea e Fulvio Bartolo, segretario organizzativo a Napoli) e Ugl (Vincenzo Femiano e Franco Falco) – che necessita, come già rappresentato nella riunione del 24 gennaio scorso, innanzitutto di essere analizzata, da un lato nei suoi aspetti tecnico-giuridici per verificarne la corrispondenza alla reale situazione finanziaria dell’Ente e, dall’altra, per le possibili ricadute sul contesto sociale e produttivo della città”.
E’ proprio per verificare “le azioni più utili da mettere in campo nell’interesse dei cittadini napoletani ”, anche alla luce “delle notizie di stampa diffuse sulle iniziative intraprese nei confronti del Governo”, che Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono una convocazione ad horas per “poter recuperare la piena conoscenza, come peraltro riconosciuto finalmente dal sindaco stesso nell’incontro del 24 gennaio, non solo dei contenuti dei rilievi della Corte dei Conti, ma anche di tutti gli interventi che la sua Giunta intende adottare da qui in avanti”.
Solo avendo un quadro completo della situazione, i sindacati potranno valutare, “nell’esclusivo interesse della città di Napoli, la più corretta e produttiva posizione da assumere e le eventuali azioni conseguenti”. E’ evidente che in assenza di una tempestiva convocazione, CGL, CISL, UIL e UGL indiranno una conferenza stampa per esprimere la propria posizione.