Mercoledi 4 marzo scioperano in Campania i lavoratori degli impianti di sollevamento e della depurazione. Lunedi 2 marzo conferenza stampa Cgil e Cisl sui motivi della mobilitazione
La vicenda del ciclo integrato delle acque è una storia infinita nella nostra regione. I governi regionali che si sono succeduti negli ultimi 20 anni hanno sperperato ingenti risorse economiche, attraverso la gestione in appalto delle opere (centrali e depuratori) e la pratica dei lavori in “somma urgenza”. Tutto ciò non ha consentito l’applicazione della riforma introdotta dalla legge 36/94 e successive ed ha messo in pericolo la tenuta occupazionale nel comparto. Permane la presenza di una miriade di ditte appaltatrici anche laddove e’ individuato da tanti anni il gestore unico (250 soggetti che gestiscono il ciclo nella nostra regione).
Negli ultimi tre anni è avvenuto che la regione Campania prima ha trasferito gli impianti propri ed i lavoratori addetti ai gestori esistenti, poi fa marcia indietro escludendo da questo trasferimento i lavoratori , poi nel luglio 2014 – con la legge regionale n. 16 (art. 1 commi 88-89-90-91) – pone rimedio a questa ingiustizia. Ma in quella stessa legge approva la costituzione della cosiddetta “struttura di missione” che sostituisce molti compiti dell’assessorato all’ambiente e dei suoi dirigenti.Soltanto all’inizio del 2015 viene nominato il coordinatore di questa struttura, la quale però non si mostra in grado di muovere i primi passi e sembra voler perdere tempo sino alle elezioni prossime.
Le responsabilità della regione e degli A.T.O. negli ultimi cinque anni sono sotto gli occhi di tutti.
Gli incontri con le OO.SS. – regolarmente convocati – vengono disattesi in assenza di valide argomentazioni e risposte. In questo contesto è particolarmente grave la condizione dei lavoratori addetti alla centrale di Mercato Palazzo (Sarno), ed abbiamo motivo di ritenere che tra qualche settimana la stessa situazione si potrà determinare presso altri impianti.
Le OO.SS. chiedono di attuare ciò che la stessa regione ha deciso con la legge 16/2014, che è soltanto il primo adempimento utile a riformare il settore. ed occorre fare presto perchè la legislazione nazionale in essere non dà più alibi a nessuno.
Il giorno 2 marzo 2015 alle ore 11 – presso il saloncino al 7^ piano della Cgil di Via Torino, Napoli – le OO.SS. Cgil e Cisl incontreranno i giornalisti per spiegare ancora meglio la situazione e le ragioni alla base dello sciopero indetto per il giorno 4 marzo p.v.
Alla conferenza stampa partecipano per la Cgil, Giovanni Sannino e Giuseppe Brancaccio e per la Cisl, Nino Di Maio e Giuseppe Carbonara.