Al Presidente della Giunta
della Regione Campania
On. Stefano Caldoro
Al Capo di Gabinetto del Presidente
della Giunta della Regione Campania
Avv. Danilo Del Gaizo
All’Assessore alla Tutela dell’ambiente
della Regione Campania
On. Giovanni Romano
Al Consigliere del Presidente
della Giunta della Regione Campania
con delega alle Attività produttive
e Sviluppo economico
On. Fulvio Martusciello
Al Sindaco Metropolitano di Napoli
On. Luigi De Magistris
Al Consigliere Metropolitano di Napoli
On. Antonio Pentangelo
Oggetto: Vertenza Fincantieri
Egregi,
siamo sbigottiti per il reiterarsi di episodi che denotano scarsa attenzione e – spiace constatare – una palese insipienza politica da parte delle Istituzioni preposte nella gestione di vertenze vitali per la Campania, la cui soluzione positiva assicurerebbe crescita economica, produttiva ed occupazionale al nostro territorio.
Ci riferiamo, in particolare, agli inspiegabili ritardi ed agli atteggiamenti dilatori che stanno impedendo l’avvio delle attività all’interno delle capannette sabbiatura e pitturazione dello stabilimento Fincantieri di Castellammare che, come a Voi noto, a seguito dei lavori di ristrutturazione e messa a norma ultimati lo scorso anno sono perfettamente agibili a far data dal 30/11/2014, ma di fatto non operativi a causa del mancato rilascio, da parte della disciolta Provincia di Napoli, dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA).
Nonostante la richiesta di rilascio sia stata presentata il 24/06/2014, stentiamo a comprendere i motivi che hanno indotto l’Amministrazione Provinciale a convocare la prima Conferenza dei Servizi a distanza di oltre 4 mesi (il 04/11/2014) e la seconda – a seguito della richiesta di integrazione documentale consegnata da Fincantieri in data 09/12/2014 – addirittura nel corrente mese di febbraio (04/02/2015).
Ma soprattutto le ragioni che, dopo tutti questi mesi, sottendono al nuovo rinvio della Conferenza dei Servizi, riconvocata per il 4 marzo p.v.
Appare assurdo che proprio i soggetti istituzionali che in ogni occasione – pubblica e informale – lamentano l’eccessiva burocratizzazione e la lentezza della macchina amministrativa, proponendosi di avviare quanto prima efficaci processi di semplificazione, nei fatti si rifugiano nei meandri della legislazione pur di non assumere scelte decisive per il destino della collettività.
Per quanto sopra chiediamo a tutti i soggetti in indirizzo, ciascuno per le rispettive competenze – a cominciare dai rappresentanti dell’ex Provincia di Napoli – di voler fornire opportuni ed urgenti chiarimenti in merito, al fine di scongiurare il pericolo di delocalizzazione del sito stabiese, che solo grazie al lavoro condiviso di questi anni siamo riusciti a mantenere in Campania.
In assenza di risposte immediate non esiteremo a denunciare alla Magistratura ordinaria e contabile l’ennesimo spreco di risorse pubbliche che seguirà, inevitabilmente, all’attivazione degli ammortizzatori sociali da parte dell’azienda.
Restiamo in attesa delle tempestive determinazioni che vorrete assumere.
Cordiali saluti.
Il Segretario Generale CISL Campania ( Lina Lucci )