Con il rinnovo dell’accordo sindacale di settore per le Industrie di trasformazione del pomodoro in Campania tra l’Anicav, rappresentata dal direttore generale Giovanni De Angelis e le organizzazioni sindacali regionali FAI CISL, FLAI CGIL e UILA – UIL rappresentate da Raffaele Tangredi, Giuseppe Carotenuto, e Emilio Saggese, parte la campagna conserviera anno 2018.
La Campania rappresenta il maggior bacino di produzione del pomodoro trasformato, sia per numero di aziende che per quantitativi. Infatti su 120 aziende operanti in Italia, 70 sono campane presenti prevalentemente nelle province di Napoli e Salerno.
Su tre miliardi e 100 milioni di fatturato a livello nazionale la Campania ha il primato di un miliardo e 500 milioni, con una forza lavoro utilizzata di dodicimila addetti di cui tremila fissi e novemila stagionali. Trattasi di lavoro prevalentemente stagionale che dura in media non più di sessanta giorni. A questi dati vanno aggiunti quelli difficilmente quantificabili relativi all’aziende operanti nell’indotto.
Con l’accordo sottoscritto, oltre a impegnare le parti sulla responsabilità etica e sociale, si conferma:
• la riassunzione degli operai a tempo determinato ex dipendente per il corrente anno
• l’indennità speciale di campagna.
Inoltre, si rafforzano gli strumenti contrattuali nazionali e territoriali, e si dà una risposta al mercato del lavoro.
“E’ un valido accordo – sostengono dal sindacato – che segue quello di qualche giorno fa in cui gli stessi soggetti, presso l’Ispettorato interregionale di Napoli hanno sottoscritto un’ intesa di collaborazione affinché le aziende operanti nel settore compilino un questionario, da trasmettere all’Ispettorato Interregionale, per contrastare l’utilizzo di lavoro irregolare nella campagna conserviera, promuovendo in tutte le fasi della filiera il pieno rispetto dei contratti collettivi e delle normative vigenti in materia di lavoro, sicurezza ed in particolare in applicazione della Legge 199/2016. Quest’ultimo serve ad aiutare gli Organi Istituzionali per una attività di controllo mirato.
“Come sindacato – dichiara Raffaele Tangredi – riteniamo che le intese raggiunte rispecchiano la volontà di un settore produttivo della Campania che intende, sempre più, creare occupazione attraverso la legalità, combattendo il dumping sociale e l’Italian saunding che distruggono l’immagine del Made in Italy nel mondo.