“Ci sono stati certo tanti progressi, ma la strada per una vera parità è lunga, le donne sono tuttora vittime di troppe violenze, ricatti e sottili discriminazioni, di fatto non sono ancora pienamente libere. Bisogna fare molto di più sul piano culturale e su quello dell’affermazione dei diritti”. Annamaria Furlan è al vertice di un’organizzazione con 4,2 milioni di iscritti, è la prima segretaria generale donna della Cisl, ma è anche mamma e nonna e conosce bene le difficoltà che l’universo femminile incontra, in particolare nella conciliazione tra vita familiare e professionale. Ed è impegnata contro tutte le forme di sfruttamento, compresa la prostituzione, che “non potrà mai essere per noi un ‘lavoro’, perchè viola la dignità delle persone”… continua a leggere su Avvenire