Caro direttore, di fronte a una crisi umanitaria che ogni giorno si fa sempre più tragica, l’ Unione Europea e gli Stati membri rispondono erigendo nuove barriere e trasformando il problema dei profughi che fuggono da situazioni di guerra e di miseria, in una materia di scambio politico ed economico con il Governo della Turchia, uno scambio che si configura come un possibile grave respingimento collettivo delle vittime di guerra. Si stima che ci siano stati almeno 4.000 morti in mare dall’inizio della crisi. […] Leggi l’articolo dell’Avvenire
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Furlan: la Nostra Europa deve cambiare passo
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