Non sono assolutamente pentita di aver partecipato alla riunione di lunedì, anzi, sono convinta che avremmo fatto un grave errore a non andare a quel tavolo quando si trattano questioni decisive per il futuro del Paese. Non presentarsi sarebbe stato un comportamento da irresponsabili. Tutte le parti sociali hanno il dovere di esprimere le loro opinioni con chi è al governo del Paese. Così come abbiamo fatto quindici giorni fa con Giuseppe Conte e con Luigi Di Maio, lo abbiamo fatto lunedì con Salvini che ha voluto ricevere tutte le associazioni imprenditoriali e i sindacati confederali per ascoltare le loro proposte in vista della manovra. In entrambi i casi si è trattato di incontri con il governo. La lettera di convocazione del 15 luglio è stata firmata da un vicepremier. La presenza di Armando Siri? Noi siamo responsabili delle nostre delegazioni trattanti, la definizione delle delegazioni dei governi o dei partiti non spetta a noi. Oltraggiose le accuse del vicepremier Di Maio. Nessuna scelta di campo. Abbiamo ricordato le priorità del Paese: taglio del cuneo fiscale, sblocco delle infrastrutture, investimenti e ricerca.