Unione Industriali e Cgil Cisl Uil Napoli hanno definito un’intesa per la regolamentazione delle modalità di sottoscrizione degli accordi finalizzati a fruire del credito d’imposta per la formazione 4.0 previsto dalla Legge di bilancio 2018.
L’accordo contribuisce dunque a perseguire uno degli obiettivi prioritari del Patto per la Fabbrica definito da Confindustria e Cgil Cisl Uil, nel quale tra l’altro le parti condividono espressamente che “la competitività del sistema produttivo e delle imprese si fondi sempre più sul patrimonio di competenze delle lavoratrici e dei lavoratori”. Lo sviluppo e la diffusione della formazione sui temi dell’Industria 4.0 rappresenta uno strumento fondamentale per conseguire tale obiettivo.
L’intesa napoletana s’inquadra in una strategia di confronto costruttivo da anni posta in atto tra l’Unione Industriali e le Organizzazioni Sindacali.
In particolare, l’accordo sancisce che le imprese associate al sistema Confindustria, nelle quali non sia costituita una rappresentanza sindacale unitaria o una rappresentanza sindacale aziendale, sottopongano il piano per accedere al credito d’imposta formazione 4.0 alla Commissione Paritetica Territoriale. L’accordo stabilisce inoltre che, sempre laddove manchi la costituzione di una rsu o una rsa, sia le imprese associate all’Unione Industriali Napoli sia quelle che vi conferiscano espresso mandato per beneficiare del credito d’imposta 4.0, debbano sottoporre i relativi piani alla Commissione Paritetica Provinciale istituita presso l’Unione Industriali Napoli per i Piani Fondimpresa.
Sono intervenuti, fra gli altri, il Presidente di Unione Industriali Napoli, Vito Grassi, il Vice Presidente alle Infrastrutture materiali, Trasporti e Relazioni industriali di Unione Industriali, Maurizio Capotorto, il Direttore Generale e il Vice Direttore Generale di Unione Industriali, Michele Lignola e Giorgio Volpe, i Segretari Generali di Cgil Cisl Uil, Walter Schiavella, Giampiero Tipaldi e Giovanni Sgambati, i componenti della Segreteria di Cgil e Cisl Napoli, rispettivamente Giuseppe Metitiero e Biagio Montefusco.