EAV. Esposito (Fit Cisl): crisi azienda prima che economica è gestionale
Lo scorso 5 dicembre Ente Autonomo Volturno, società che gestisce il trasporto su ferro in Campania, ha comunicato alle organizzazioni sindacali l’intenzione di procedere a non meno di 74 licenziamenti ai sensi della legge 223/1991.
“Il provvedimento – chiarisce il segretario generale Fit Cisl Campania, Giuseppe Esposito – porta la firma del commissario incaricato della gestione del debito societario Pietro Voci e dell’amministratore unico Nello Polese. È quanto meno criticabile sul piano del metodo la scelta di presentarlo alla vigilia di un incontro fondamentale per il futuro dell’azienda, tanto da apparire come un’autentica provocazione tesa a precludere qualsiasi seria possibilità di trattativa. Anzi viene il sospetto che la mossa sia proprio orientata a non voler cominciare una trattativa ”.
“Ma – osserva Esposito – il documento non è meno criticabile nel merito. La crisi dell’azienda, che è – prima ancora che economica – gestionale, parte da lontano: lo stesso commissario impose, un anno fa, la fusione per incorporazione delle società prima controllate, garantendo che questa operazione sarebbe stata essenziale per il risanamento. Ora, nella comunicazione di licenziamento collettivo, si imputa alla fusione una delle cause (non l’unica) del determinarsi degli esuberi”.
“Esattamente come già dichiarato un anno fa – prosegue Esposito – il commissario proclama che la strada per il risanamento passa poi per l’aumento dei ricavi, cioè da una maggiore vendita di biglietti e dalla contestuale lotta all’evasione. Nonostante la regione abbia autorizzato da tempo l’emissione di biglietti, l’azienda non è stata ancora capace di rendere operativa questa autorizzazione, sebbene proprio quegli amministrativi oggi considerati in esubero abbiano reso possibile vendere questi biglietti praticamente da subito. Non solo: molti impiegati sono già stati costretti, negli ultimi mesi, a riconvertirsi in controllori. Ma l’assoluta incapacità gestionale del vertice dirigenziale ha finora vanificato il sacrificio, col settore controlleria oggi praticamente allo sbando. Va ricordato poi che, già da un anno, il commissario favoleggia di ripristino del materiale rotabile e miglioramento di qualità e quantità del servizio offerto. Solo parole – conclude Esposito – come è sotto gli occhi di tutti”.