DDL servizio idrico integrato. CGIL, CISL e UIL Campania incontrano Bonavitacola e Oliviero. Il consiglio regionale approvi la legge nella prossima seduta
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania, Franco Tavella, Lina Lucci e Anna Rea, hanno incontrato ieri il vicepresidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, e il presidente della VII Commissione consiliare per l’Ambiente, Gennaro Oliviero. Nel corso della riunione, chiesta dalle organizzazioni sindacali nelle scorse settimane, si è discusso del Disegno di legge di riordino del servizio idrico integrato presentato dalla Giunta regionale e sottoposto all’esame della competente Commissione consiliare che si è occupata di predisporre un testo definitivo tenendo conto delle proposte di legge presentate da diversi Gruppi Politici. Tavella, Lucci e Rea auspicano che la nuova legge “sia approvata nella prossima seduta del Consiglio regionale, nel rispetto dei termini fissati dal Decreto Sblocca Italia, e che, oltre ad abrogare la precedente Legge regionale 14/97, possa avviare un percorso che semplifichi e razionalizzi il servizio idrico regionale finora condizionato da frammentazione, sprechi, cattiva gestione e inadempienze varie. Un intervento necessario, questo, sollecitato dai cittadini e dai lavoratori del settore, oltre a essere previsto dalla normativa vigente”.
“Per quanto concerne, poi, le funzioni di governo – proseguono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – la scelta dell’Ato unico e dell’Ente idrico campano possono essere un contributo alla semplificazione a condizione, però, che non si vada a comprimere o a sminuire il ruolo degli Enti locali e del territorio. Le stesse considerazioni valgono per le funzioni della Regione”.
“E’ condivisibile – aggiungono Tavella, Lucci e Rea – la proposta di delimitazione degli Ambiti distrettuali perché non stravolge gli assetti precedenti né i criteri idrografici ai quali gli stessi sono ispirati. Tale impostazione consentirà di evitare ritardi nell’applicazione della nuova Legge. Sul piano tariffario la soluzione appare convincente, sia rispetto al fondo unico perequativo sia rispetto all’ adozione della tariffa base e della componente tariffaria aggiuntiva proposta a livello di distretto”.
I segretari di Cgil, Cisl e Uil Campania sottolineano, infine, “la salvaguardia occupazionale prevista dagli articoli 22 e 22 bis per i lavoratori in forza alle gestioni commissariali degli Ato esistenti ma soprattutto per i lavoratori dipendenti dalle ditte private che gestiscono – per conto della Regione Campania – importanti opere del ciclo integrato delle acque. Per questi lavoratori si prospetta finalmente il superamento di una condizione di grave precarietà che dura da decenni, a causa di una modalità di gestione anomala che ha contraddistinto in negativo la Regione Campania”.
“I sindacati vigileranno sul lavoro del Consiglio regionale – concludono Tavella, Lucci e Rea – ma, al tempo stesso, danno atto a Bonavitacola e a Oliviero di aver accettato la proposta del sindacato tesa a definire soluzioni condivise per la gestione di un servizio di primaria importanza per cittadini e lavoratori”.