La lettera di Lina Lucci.
Caro direttore, come sulla stabilità del governo si addensano le nubi dell’incertezza, anche qui in Campania – sebbene all’orizzonte si comincino ad intravedere timidi segnali di ripresa – la situazione resta gravemente critica. Per questo, per noi della Cisl, la Regione Campania non può che restare una «sorvegliata speciale». E il governatore Caldoro ha il dovere di non disattendere gli impegni presi per il rilancio del territorio, anche per lealtà verso coloro che lo hanno lealmente sostenuto pure quando sembrava indebolito se non addirittura abbandonato dalla sua stessa parte politica.
Emblematica resta la questione «Porto di Napoli», che nei prossimi giorni prevede una nuova scadenza: quella del mandato conferito al Commissario Luciano Dassatti. La rosa dei nomi indicati per la sostituzione è sempre la stessa, gira da quasi un anno e noi della Cisl abbiamo più volte denunciato, sia sul piano locale che su quello nazionale, l’incapacità della politica di individuare un candidato condiviso, di alto profilo, che risponda ai requisiti essenziali previsti dalla legge. Dassatti, fuori dalle logiche partitiche, ha lavorato bene, anche recentemente, quando ha revocato gli incarichi a quanti ritardavano le gare per il Grande Progetto. Ora occorre qualcuno in grado di sostituirlo degnamente, tantopiù che questa è una fase delicatissima, di attesa della definitiva approvazione del Grande Progetto e del Piano Regolatore del Porto, con fondi che dovranno essere spesi e rendicontati entro il 31 dicembre del 2015. Occorre uscire dall’impasse e evitare il rischio, che si profila elevato, di un blitz dell’ultima ora. E’ necessario evitare il remake di film già visti, con nomine attente solo a chi deve gestire gli investimenti (che complessivamente ammontano a un miliardo e trecento milioni), favorendo nelle gare gli amici degli amici, attraverso meccanismi corruttivi, a tutto discapito del territorio. Per questa ragione ai signori della politica diciamo: tirate fuori i curricula dei candidati, pretendiamo chiarezza e trasparenza. Che sia la collettività a giudicare la loro idoneità quali «esperti di massima e comprovata qualificazione professionale di settori dell’economia e dei trasporti», come recita il testo della legge. Altrimenti, per inciso, in vista della imminente partenza delle gare e dell’avvio dei cantieri, molto meglio prorogare il commissariamento affidato all’ammiraglio Dassatti che mettere a rischio la più grande opportunità per Napoli e la Campania che si profila all’orizzonte e che è stata costruita alacremente, con le forse sociali, con la Cisl in prima linea. L’unico criterio per la scelta deve essere quello dell’interesse del territorio nel suo insieme, non di conventicole di affari. Su questo misureremo la credibilità e la capacità di lavorare per il bene del territorio sia il ministro Lupi, sia il governatore Caldoro (che, secondo legge, dovrà esprimere parere formale sulla proposta del ministro), sia la classe politica più in generale (il cui appetito per il futuro del porto non ha mancato di manifestare, in maniera molto trasversale). Noi aspetteremo e valuteremo quel che farà la politica. E se a prevalere saranno ancora una volta gli interessi privati e la mancanza di trasparenza a discapito del bene comune reagiremo di conseguenza.
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