“Non aiutano l’esasperazione dei toni, né le mere questioni di principio: se si vogliono salvaguardare i lavoratori, gli artisti e il Teatro San Carlo si mostri maggiore responsabilità e ci si impegni affinché si trovino soluzioni condivise”, è quanto affermano Tavella, Lucci, Rea, rispettivamente segretari della CGIL CISL UIL della Campania.
“Uno dei teatri più conosciuti al mondo, come il San Carlo, è esposto ad nuovo commissariamento, rischia di essere depauperato , con un altro schiaffo per Napoli e la sua collettività, chiosano i segretari di CGIL CISL UIL , mentre la città rischia di affondare in un irreversibile crac”.
“Non è con le battaglie solitarie o di principio che si risolvono i problemi. I lavoratori del San Carlo hanno bisogno di risposte alle proprie preoccupazioni, sottolineano i vertici CGIL CISL UIL della Campania, e soprattutto la città deve uscire dall’isolamento in cui si è cacciata”.
“Abbiamo già chiesto unitariamente e reiteriamo la richiesta di un incontro al Ministro Bray con tutti gli attori istituzionali, chiosano i segretari CGIL CISL UIL della Campania. Incomprensibile anche l’atteggiamento del Ministro di fronte ad una manifesta volontà delle tre Confederazioni ad offrire un valido contributo per uscire dall’impasse. Si faccia subito l’incontro!”