“La sentenza della Cassazione sul caso Eternit è vergognosa, vogliamo giustizia”: è il grido di dolore e di sdegno dei lavoratori, dei familiari delle vittime e dei rappresentanti di CGIL CISL UIL insieme all’Associazione “Mai più amianto” e “Medici per l’ambiente” che stamattina hanno tenuto il presidio presso la sede della Prefettura di Napoli in piazza Plebiscito.
552 le vittime dell’amianto solo a Bagnoli, 3500 in tutta la nazione, queste finora le vite spezzate che non hanno trovato giustizia vista la sentenza della Cassazione che ha prescritto il reato di disastro ambientale e ha annullato i risarcimenti.
“Non si possono risarcire le vite degli uomini, né riportare ai familiari i propri cari ammazzati dall’amianto, ma lo Stato italiano deve fare giustizia per la pace di chi non c’è più e perché tutto questo non accada nuovamente, è quanto affermano i segretari di CGIL CISL UIL Campania, Giovanni Sannino, Rosalba Visone e Osvaldo Nastasi.
CGIL CISL UIL insieme alle Associazioni hanno avuto un incontro in Prefettura con due proposte chiare : in primis hanno chiesto al Governo di cambiare la legislazione attuale sui reati ambientali e poi di risarcire, come già accaduto in Francia, i familiari delle vittime di un disastro conosciuto da tutti e che non può cadere nell’oblio e nell’indifferenza.
Inoltre, aggiungono i segretari Sannino, Visone e Nastasi è importante che nel registro dei tumori della Campania si attivi lo screening anche del mesotelioma, visto che esiste già una convenzione con la Seconda Università di Napoli.
I sindacati hanno anche chiesto al Prefetto di attivare una cabina di regia con le istituzioni locali per affrontare tutte le questioni che attengono alla salute dei cittadini, dalla sorveglianza sanitaria alle bonifiche.