CGIL CISL UIL e LIBERA insieme a Castelvolturno, nella cooperativa “Le terre di Don Peppe Diana” per i venti anni della Legge 109 sui beni confiscati restituiti alla collettività.
Una vecchia tenuta dove si allevavano cavalli di razza e che l’organizzazione criminale, capeggiata da Michele Zaza , aveva acquistato per i suoi traffici illeciti e per il traffico di contrabbando di sigarette, un luogo di malaffare e malavita divenuto spazio di democrazia e libertà: a Castelvolturno, in questa terra dimenticata, in un bene confiscato , CGIL CISL UIL Campania e LIBERA hanno voluto celebrare i venti anni della legge 109 sui beni confiscati alle mafie e riconsegnati alla collettività.
Nell’iniziativa di oggi , CGIL CISL UIL e LIBERA hanno incontrato le ragazze ed i ragazzi dell’Istituto alberghiero e scientifico di Castelvolturno ed insieme a loro hanno visitato il caseificio della cooperativa “Le terre di Don Peppe Diana- Libera terra” . È’ stato un momento di conoscenza, ma anche di riflessione sulle mafie e le attività illegali.
” La lotta alle mafie, alla malavita organizzata è una battaglia che CGIL CISL UIL combattono e portano avanti da sempre, dicono i responsabili CGIL CISL UIL della Campania, è una battaglia di crescita civile, economica e culturale. È una battaglia per la cittadinanza onesta, libera e soprattutto per le generazioni future. La legge 109 ha sicuramente determinato una svolta ed inferto un duro colpo alle ricchezze e ai patrimoni delle mafie in tutta Italia, si pensi che sono 1700 gli immobili confiscati ed altri 5000 aspettano che il processo di confisca sia portato a termine. Questo è una testimonianza reale , concreta ed importante per tutti”.