Caso di mobbing e malattia professionale. L’assistenza legale della Cisl

Il Sig. C. P. si era rivolto alla FIT CISL della Campania perché da quando era stato assoggettato a trapianto aveva iniziato a subire vessazioni e persecuzioni da parte della Società datrice di lavoro quali l’isolamento, la sottrazione di mansioni, irrogazione di una moltitudine di contestazioni e sanzioni disciplinari ecc.
La FIT CISL indirizzava il Sig. C. P. al giuslavorista della Cisl Campania Avv. Domenico Carozza che, anche sulla base di una consulenza medica di un esperto, promuoveva ricorso contro la Società nonché il Comune di Forio d’Ischia avente ad oggetto risarcimento danni, e contro l’INAIL per il riconoscimento della malattia professionale, ravvisando che le cause dei danni psico fisici certificati dal lavoratore fossero addebitabili ad entrambi perché l’Ente locale svolgeva in regime di “in house providing“ con la stessa Società il servizio pubblico di raccolta rifiuti urbani sull’isola. Tale figura di affidamento di servizio pubblico, infatti, consente all’Ente Pubblico di esternalizzare l’esercizio dello stesso a persona giuridica privata pur conservandone la piena titolarità .
Sulla base di un esplicito invito del Giudice e sul parere favorevole dei consulenti dei convenuti in giudizio, le parti sono addivenute ad un oneroso accordo formalizzato presso il Comune di Forio, mentre il giudizio ad oggetto malattia professionale, su cui la conciliazione avrà sicuramente un’influenza determinante,  prosegue.
Si può affermare, pertanto, che ci si sta incamminando verso più articolate iniziative di assistenza ai lavoratori che ne ampliano l’interesse sotto i profili sia risarcitori che previdenziali ed assistenziali.