I dati allarmanti sulla povertà diffusi oggi dal Rapporto della Caritas ci impongono di continuare a dare il nostro contributo su un nuovo modello di welfare dell’inclusione sociale. E cioè la costruzione di una rete articolata e specializzata con i territori, le categorie, enti ed associazioni, che permetta di condividere un quadro globale del fabbisogno dei servizi sui territori e di conoscerne le sacche di criticità. Dinanzi ai forti ritardi strutturali, accompagnati da una lunga recessione che ha alimentato le diseguaglianze sociali e i divari territoriali, stretti tra assenza di crescita ed alto debito pubblico riteniamo che non sia più possibile scindere il tema dello sviluppo e del rilancio della stessa economia con quello della tenuta del tessuto sociale e della capacità di inclusione.