“Lavoratori dipendenti e pensionati, insieme, rappresentano oltre il 75% del nostro erario. Da tanto tempo che, come Cisl, chiediamo una riforma fiscale amica del lavoro che agevoli le imprese che investono in occupazione e in ricerca. Allo stesso modo, chiediamo un fisco meno pesante sulle buste paga dei lavoratori e sulle pensioni degli anziani. Credo che la manovra debba dare un segnale chiaro per mettere la crescita al centro: si può fare un progetto per tappe”. E alla domanda sul superamento della legge Fornero con l’introduzione di quota 100, Furlan risponde “Quota 100 con 62 anni di età pensionabile e 41 anni o 41 e mezzo di contributi come secondo canale di uscita è una buona base di partenza che il Governo deve discutere con le parti sociali. Ci sono due aspetti da risolvere: creare una pensione di garanzia per i giovani e garantire un’uscita alle donne, soprattutto del Mezzogiorno, che non riescono ad arrivare a 38 anni di contributi”… continua a leggere su “il giornale”