L’ intervista a Lina Lucci.
Lina Lucci, da segretario generale della Cisl Campania ha difeso strenuamente l’ammiraglio Dassatti per mesi. I pm, però, hanno mosso accuse pesanti verso l’excommissario.
«La Cisl ha sostenuto la permanenza di Dassatti per evitare di veder naufragare le aspettative legate alle attività del Grande Progetto Porto tenuto conto che la politica non ha saputo esprimere, nei tempi tecnici e di legge, soluzioni adeguate. Leggo dai quotidiani le accuse molto pesanti a cui mi auguro gli imputati possano dare adeguati chiarimenti».
C’è anche il suo nome nelle carte. L’inchiesta potrebbe allargarsi?»
«Questo lo dice lei, non conosco gli atti. Potrei essere stata intercettata ma non ho nessuna preoccupazione in merito, anzi. Visti i contenuti dell’inchiesta ritengo che ci siano tutti i presupposti che la stessa possa allargarsi. Lo sanno anche le pietre che tipo di azione abbiamo messo in campo e quali interessi abbiamo intaccato. Proprio la Cisl, in più occasioni, ha evidenziato una costante preoccupazione per alcune violazioni normative: dalla mancata pubblicità di molte concessioni demaniali rilasciate, alla mancanza ovvero all’inadeguatezza dei piani di impresa e, soprattutto, al mancato o carente controllo periodico, da parte dell’Autorità portuale della stabilità dei requisiti dei soggetti concessionari. Fatti gravissimi».
Lei ha diffuso comunicati stampa quasi quotidiani contro la nomina di Villari. Perchè?
«Si sbaglia, questa è una domanda maliziosa che richiede un chiarimento netto. Non abbiamo mai attaccato Villari e, in ogni occasione, abbiamo sottolineato che non vi è nulla di personale nei suoi confronti. Abbiamo sostenuto, e lo faccio con forza ancora oggi, che le istituzioni devono applicare la legge che, nella fattispecie, richiede che il presidente di un’Autorità portuale debba avere una comprovata esperienza nel settore dell’economia e dei trasporti. Villari non ha queste competenze e la recente sentenza del Consiglio di Stato sull’omologo caso del presidente-medico Massidda ci da ragione. Sarebbe un grave errore politico non tenerne conto. Da sempre siamo contro nomine di logica esclusivamente politica».
C’è chi le contesta di aver schierato la Cisl in questa battaglia.
«La Cisl fa battaglie di merito, non di facciata, dai trasporti, alla sanità, passando per la forestazione e le crisi industriali. Su questo modello abbiamo dedicato da oltre tre anni, sia a livello locale che nazionale, molte energie per risollevare le sorti del sistema portuale campano, un’occasione di sviluppo imperdibile. Ed abbiamo accompagnato proposte concrete denunciando le gravi criticità che hanno determinato il mancato sviluppo di questa grande realtà. E l’inchiesta della magistratura conferma che avevamo visto bene. Spiace constatare, purtroppo, che ancora una volta la magistratura deve surrogare le istituzioni anche quando le carenze erano state chiaramente individuate».
A prescindere dai nomi, non è meglio avere un presidente che un commissario?
«Condividiamo non da oggi la necessità di una guida autorevole e stabile per il porto di Napoli. Ma non possiamo giocare al ribasso e la scelta per la nomina di un presidente non può essere determinata da illogiche scelte partitiche, soprattutto in una situazione delicata come quella attuale. Occorrono profili di alta professionalità capaci di ripristinare quel rigore che appare smarrito e recuperare la produttività di sistema. I lavoratori del porto sanno bene cosa sta facendo la Cisl per salvaguardare il lavoro di tutti, devono far attenzione a non cadere, come pure è accaduto, nella trappola di chi pur avendo responsabilità dirigenziali precise vuole trasferire altrove quelle responsabilità».
Intanto il porto resta senza una guida stabile. Lupi ha preso tempo scegliendo di non scegliere e non si può procedere all’indicazione di una nuova terna.
«Lupi non aveva altra scelta per la condizione che si è verificata. A nostro avviso deve avviare quel coraggioso processo di riunificazione delle Autorità di Napoli e Salerno più volte annunciato».
Leggi l’articolo de Il Mattino