“Andrea non voleva più continuare a studiare. Lui voleva lavorare. Ma quel primo lavoro ce lo ha portato via”. La leader della Cisl cita le parole di denuncia apparse su Facebook, che suonano come una pesante sconfitta, dell’ insegnante di liceo di Andrea, il giovane morto ad appena 18 anni per un incidente sul lavoro nel parcheggio di un centro commerciale di Milano, per ricordare che “nel nostro Paese ogni giorno, in tutti i settori, privati e pubblici, in media tre persone perdono la vita sul lavoro. E’ una lenta morte collettiva silenziosa incrementata dalla precarietà, dai mancati investimenti in sicurezza, dall’omissione dei controlli. In nome spesso del profitto ottenuto sulla pelle dei lavoratori”.
In merito alla richiesta d’aiuto lanciata dal sottosegretario all’Economia Laura Castelli per l’erogazione del reddito di cittadinanza Annamaria Furlan si dice certa che “i Caf non faranno mancare il loro contributo ma “resta il fatto -precisa – che il reddito di cittadinanza, allargando il proprio obiettivo dalla poverta’ all’accompagnamento delle persone al lavoro, richieda anche importanti interventi a favore della crescita, che sono i grandi assenti dalla manovra, pur essendo indispensabili per creare posti di lavoro”… continua a leggere su Corriere della sera e Repubblica