Investire sui centri per l’impiego e’ molto importante. Ma puo’ rivelarsi inutile se poi non ci sono posti di lavoro da offrire. E questo e’ il rischio che vogliamo evitare”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera la leader della Cisl Annamaria Furlan. Sulla manovra Furlan spiega: “Il primo problema non e’ il livello del deficit ma quello degli investimenti per fare crescere il Pil e creare lavoro. Tra l’altro, se ci fossero piu’ investimenti la manovra diventerebbe accettabile pure per Bruxelles. La nota di aggiornamento al Def e’ del tutto generica e contraddittoria rispetto a quello che si intende fare sulle grandi opere. La manovra non dice nulla su Tav, Terzo Valico, Tap, Pedemontana. Il primo cambiamento di rotta che chiediamo e’ questo”. “Oggi l’80% delle entrate fiscali sono sulle spalle del lavoro dipendente – prosegue -. I consumi vanno fatti ripartire rendendo piu’ pesanti buste paga e pensioni. Ci aspettiamo che si rimetta in discussione l’Irpef a carico di pensionati e lavoratori, mantenendo la progressivita’, come dispone la Costituzione”…