La lotta alla precarietà si fa rendendo più conveniente il contratto a tempo indeterminato: bisogna ridurre il cuneo fiscale ai contratti stabili, ed una parte deve andare alle buste paga dei lavoratori”. (…) “Come abbiamo sempre fatto, ricordiamo che le regole del mercato del lavoro non bastano, l’occupazione è generata dalla crescita. Accanto agli aspetti regolatori, bisogna aprire un confronto serio su temi come la formazione, la ricerca, l’innovazione, le infrastrutture, i tasti della crescita, come incentivare investimenti pubblici e privati … continua a leggere su il Sole 24 Ore