Una proposta in sei punti per una riforma socialmente utile del sistema bancario.
Giovedì 22 febbraio alle ore 14,30 presso la Stazione Marittima di Napoli, sala Dione-Elettra, la First Cisl Campania (il sindacato dei lavoratori delle banche, assicurazioni, finanza, riscossione e delle authority) presenterà “AdessoBanca!”, il “manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro” elaborato dal sindacato di categoria insieme alla Cisl.
Sei punti per una riforma socialmente utile del~sistema bancario.~ Un documento che elenca gli interventi necessari per ridare vitalità al sistema: restituire le banche ai cittadini, liberare i lavoratori dalle~pressioni commerciali, salvaguardare i risparmiatori,~dare valore ai crediti deteriorati (Npl)~e combattere speculazioni e abusi, retribuire in modo responsabile i top manager e punire i responsabili dei~disastri bancari.
Ai lavori della manifestazione, presieduti da Anna Borriello, segretario generale della First Cisl Campania e introdotti da Giulio Romani, segretario generale della First Cisl nazionale, parteciperanno, gli assessori regionali al Bilancio e alle Attività produttive Lidia D’Alessio e Amedeo Lepore, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il direttore generale della Banca di Credito Popolare Felice Delle Femmine, il presidente della Fondazione Banco di Napoli Daniele Marrama, il Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Ambrogio Prezioso, Francesco Vildacci direttore generale Fed. Campana Bcc, Carmine Bruno Pempinello, dell’Adiconsum Nazionale. Concluderà il segretario generale della Cisl Campania Doriana Buonavita.
“Questo manifesto, con i suoi 6 obiettivi, vuole contribuire a riportare le banche al servizio dello sviluppo economico sostenibile, del risparmio, degli investimenti, del lavoro, della professionalità – affermano dalla First Cisl – Vogliamo continuare a credere che sia possibile produrre utili senza rinunciare a essere coerenti con quanto affermano gli articoli 41 e 47 della Costituzione in materia di responsabilità sociale, tutela del risparmio e sviluppo del credito. Le banche devono tornare a essere la cassaforte del risparmio degli italiani, il terreno fertile su cui far crescere le risorse del Paese. Le banche non comprano e non vendono denaro, ma fiducia. La fiducia dei risparmiatori, delle famiglie, delle imprese. Una fiducia che è stata in troppi casi tradita”.