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Cgil Cisl Uil Campania: da De Luca offese inaccettabili. Si ravveda come é avvenuto per Nola

“La protesta dei lavoratori dell’Asl Napoli 1 è legittima e noi siamo con loro. Dopo otto anni di commissariamento e 16mila unità di personale in meno tra medici e comparto, la Regione e la Asl Napoli 1 pensano di poter scavalcare ancora la democrazia e negano il confronto ai lavoratori per poi offenderli con accuse ingiuriose ed immeritate”. E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil Cisl Uil Campania, Giuseppe Spadaro, Doriana Buonavita e Giovanni Sgambati. “Abbiamo chiesto e continueremo a chiedere – precisano Spadaro, Buonavita e Sgambati – uno sblocco totale del turn over e di discutere i nodi cruciali che hanno portato al collasso la sanità campana. In questo ambito abbiamo detto e ribadiamo che una corsa affannata all’apertura dell’Ospedale del Mare senza una reale riorganizzazione dell’intera rete ospedaliera finirà con il collasso degli ospedali del centro cittadino, con l’Ospedale del Mare aperto per metà e con personale precario”. “Le 2800 unità annunciate dal presidente in questi giorni – aggiungono Spadaro, Buonavita e Sgambati- sono del tutto insufficienti se si considera che per il solo Ospedale del Mare servono a regime 1400 unità di personale tra medici e comparto. Per questo si sblocchi il turn over e si seguano le procedure di legge. Siamo da sempre contrari a tutte le forme di esternalizzazione. Va favorita l’occupazione trasparente e stabile attraverso i concorsi. Se ci sono fatti e procedure opache con relative clientele delle quali il presidente è a conoscenza, siamo i primi ad esser lieti che De Luca si rivolga alla Magistratura, anzi ci chiediamo perché non lo abbia fatto prima”. “La richiesta di trasparenza e la lotta contro corruzione e malaffare – concludono i tre segretari – è stata ed è la nostra battaglia senza sconti per nessuno. Ma in questo non possono essere coinvolte le rappresentanze sindacali unitarie, democraticamente elette dai lavoratori. Per questo il presidente De Luca si ravveda, come è avvenuto per Nola, ripristinando le regole democratiche nella Asl 1 e in tutta la sanità campana”.

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