L’azione sindacale portata avanti per mesi dalla Cisl e poi condivisa da Cgil e Uil, tesa a rivendicare anche per la Campania il riconoscimento di “area di crisi industriale complessa” ha ottenuto oggi piena soddisfazione con l’approvazione, in giunta, di una delibera regionale che ne definisce i dettagli.
Le 3 macroaree destinatarie delle agevolazioni derivanti dalla norma n.181/89 – in cui si rilevano crisi di medie o grandi imprese con seri effetti sull’indotto o gravi crisi di uno specifico settore industriale con elevate ricadute in termini di livelli occupazionali – si concentrano nei poli di:
Acerra – Marcianise – Airola;
Torre Annunziata – Castellammare;
Battipaglia – Solofra
e comprendono anche i comuni limitrofi e le aree industriali dei maggiori centri urbani, per un totale di 24 comuni e una popolazione di circa 680.000 abitanti.
Grazie a questo provvedimento sarà possibile impiegare le risorse nazionali e regionali destinate a queste aree e completare il programma di attrazione di investimenti produttivi già avviato con l’individuazione, mesi fa, delle aree di crisi non complesse, che vedeva interessato quasi tutto il territorio regionale.
La Cisl, adesso, sarà impegnata a verificare puntualmente la gestione e la canalizzazione delle risorse da investire in progettualità concrete.
In tale contesto chiediamo al Presidente De Luca e all’Assessore Lepore un monitoraggio periodico, anche alla luce del protocollo di intesa sottoscritto ad aprile u.s. fra la Regione Campania e le OO.SS. Confederali, che coinvolga le parti sociali nella verifica della qualità delle proposte e dei risultati occupazionali e di sviluppo ad esse collegati.
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