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Cgil Cisl Uil Ugl: sostegno al reddito 30mila cassaintegrati. Si avrà tavolo nazionale sul “caso Campania”

Cgil Cisl Uil Ugl: incontro in Prefettura per sostegno al reddito 30mila cassaintegrati in Campania. Si avrà tavolo nazionale sul “caso Campania”

“Il decreto Poletti va modificato e vanno trovate le risorse adeguate perché non si possono lasciare senza sostegno e senza dignità più di 30 mila lavoratori in Campania, è questa la denuncia e la richiesta che CGIL CISL UIL e UGL hanno portato questa mattina,  insieme ad un documento redatto unitariamente dalle segreterie confederali, presso  la prefettura di Napoli.
Due sono i punti fondamentali del documento, in primis, CGIL CISL UIL e UGL si chiedono perché il Governo non rispetta il patto già siglato, con le OO.SS e la Regione,  grazie al quale si riuscirebbe a sostenere il reddito dei lavoratori in cassa integrazione ed in mobilità almeno fino al 31 dicembre di quest’anno, visto le risorse messe a disposizione dalla Regione.
“ Ci chiediamo per quali motivi e a quale scopo il Governo continua a bloccare risorse già disponibili  e che sosterrebbero i nostri lavoratori almeno fino alla fine dell’anno” affermano Tavella, Lucci, Rea e Femiano, rispettivamente segretari di CGIL CISL UIL e UGL Campania.
E poi,  l’altro passaggio è la modifica del decreto Poletti per assicurare sostegno al reddito a più di 30 mila lavoratori in una regione già al collasso per numero di vertenze aperte, crisi economica e disoccupazione: “siamo seduti su di una bomba ad orologeria, lo sa il Governo?” Chiosano i sindacalisti di CGIL CISL UIL e UGL, “parliamo di un vero e proprio dramma economico e sociale ed il Governo e le Istituzioni locali non si possono voltare dall’altra parte e far finta di niente,  tagliando con un colpo solo le risorse per cig in deroga  e mobilità, rinviando tutto ai decreti attuativi non ancora  scritti del Jobs Act . Non si scherza con la vita e la dignità delle persone”, aggiungono Tavella, Lucci, Rea e Femiano.
“Adesso si capisce la chiusura verso il sindacato. Il governo vuole avere le mani libere per lasciare utilizzare risorse destinate al disagio della povera gente per salvare la propria faccia, rispetto alle tante promesse fatte e che non è in grado di mantenere. Questo spiega anche lo scippo degli 8  miliardi di euro alle regioni del Sud dei fondi previsti per il co-finanziamento dei fondi europei.”
I rappresentanti della Prefettura di Napoli hanno accolto le denunce delle OO.SS. hanno preso atto delle conseguenze che il decreto Poletti provocherebbe in Campania e si son fatti promotori di un tavolo presso il Ministero del Lavoro per presentare “il caso Campania” al Governo.
“ Se non avremo risposte precise e tempestive dal Governo, dicono Tavella Lucci Rea e Femiano, siamo pronti unitariamente ad altre iniziative di lotta a Napoli e fino alla sede del Ministero del Lavoro a Roma, perché la Campania ed il Mezzogiorno meritano rispetto, ascolto e serietà dal Governo e dalle Istituzioni locali.
Tantissimi i lavoratori presenti oggi presso la sede della Prefettura di Napoli e rappresentanti numerose categorie produttive e lavorative. Alla manifestazione di oggi erano presenti anche i responsabili dell’area metropolitana di Napoli di CGIL CISL UIL rispettivamente Libertino, Tipaldi e Bartolo.

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