Concorso Comune di Napoli, Cisl: ennesima mandragata.
Sul personale serve un piano organico
“Con il concorso per dirigenti il Comune di Napoli commette l’ennesima mandragata”. Così la Cisl Campania commenta l’approvazione della delibera di Giunta che avvia un concorso per 72 dirigenti al Comune di Napoli, con una riserva del 50% dei posti al personale interno all’ente di Palazzo San Giacomo. “Un documento che come al solito non è stato possibile visionare in anticipo, con i dovuti approfondimenti, come richiede un’azione trasparente e realmente partecipativa del contributo di un sindacato responsabile. Per noi è inaccettabile, in assenza di un piano complessivo di riorganizzazione finalizzato all’efficacia e all’economicità dell’azione amministrativa”.
“Sia chiaro non siamo contro a prescindere, ma come si fa a sostenere un provvedimento che mira solo a riempire caselle di un organico che non hai discusso in termini di produttività nella sua interezza? Stando così le cose si rischia solo di favorire gli amici degli amici e parenti di autorevoli dirigenti dell’amministrazione napoletana.”
Una scelta che va in palese contrasto con le rassicurazioni e le promesse fatte dal primo cittadino per una svolta del funzionamento della macchina comunale.
“Vogliamo ricordare a De Magistris che l’accordo sulla produttività voluto da Auricchio e Moxedano, e che noi non abbiamo firmato, è il de profundis della meritocrazia, con un solo obiettivo: spaccare i lavoratori, creare un conflitto interno per gestire in maniera discrezionale interi servizi. Dei 9mila dipendenti, 7mila, il vero motore dell’ente, non sono stati coinvolti seriamente né motivati su obiettivi tracciabili – come la Cisl ha sempre chiesto – per rendere più efficiente il Palazzo e contrastare sprechi ed inefficienza.”
“Evidentemente la denuncia di una gestione fallimentare della macchina amministrativa da parte di Sodano, Auricchio e Moxedano – più volte rappresentata dalla Cisl – non ha convinto de Magistris.
“Il sindaco concretizzi l’impegno assunto con la nostra organizzazione per una svolta misurabile della sua azione assumendo il coordinamento di una cabina di regia per ammodernare, razionalizzare e rendere più efficiente la struttura. La Cisl è convinta che l’eventuale ricerca di professionalità dirigenziali, di funzionari e personale esecutivo, la decisione di avviare nuove assunzioni o riqualificazioni, debbano avvenire, secondo i più elementari principi che guidano i processi produttivi, a valle e non a monte di un piano organizzativo e industriale dell’ente. E’proprio questo modello non organico di gestione della Giunta che ha portato alla bocciatura da parte della Corte dei Conti del piano di rientro”.
La Cisl chiede, dunque, a De Magistris di intervenire subito. “E’ la sua ultima chance: revochi la delibera delle assunzioni e, anche alla luce della pronuncia di magistrati contabili del prossimo 16 aprile, apra un confronto con il sindacato. In caso contrario ognuno per la propria strada ma sarà lui il vero responsabile della rottura con la Cisl”.
“Noi ribadiamo la nostra volontà , al di fuori di qualunque interesse di parte, a offrire il più leale e qualificato contributo per intervenire sul pilastro portante della macchina comunale, il primo elemento di garanzia per affrontare efficacemente il tema della tassazione, dei servizi, dell’equità e quindi dello sviluppo complessivo dell città. Ma sia chiaro é scaduto il tempo”.