Per il lavoro, per il sociale
Quando sentiamo parlare di riformare e rimodernare lo Stato, anche noi siamo totalmente d’accordo. Un obiettivo giusto, in linea con le esigenze dei lavoratori e dei pensionati e con la necessità del Paese di avere un ruolo importante sulla scena economica e politica europea e mondiale.
Sono temi che coincidono con l’esigenza di avere nuove politiche per lo sviluppo, con la lotta alla precarietà dei giovani, con la tutela dei redditi dei lavoratori e dei pensionati. Temi che la Cisl vuole affrontare con la contrattazione, in un rapporto costruttivo e di confronto con il Governo e gli altri interlocutori, chiedendo opportuni cambiamenti al Jobs act e alla Legge di Stabilità.
Il Paese può ripartire se:
- il bonus di 80 euro viene esteso a chi, in primis i pensionati, ne ha veramente bisogno;
- viene strutturato un sistema di ammortizzatori sociali universalistico;
- si crea un contratto a tutele crescenti per i neo assunti che cancelli tutti i contratti precari;
- si procede a una drastica riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati, anche per sostenere i consumi;
- si mettono in campo più investimenti per creare occupazione;
- si realizzano una nuova politica industriale e un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio;
- i dipendenti pubblici vengono motivati attraverso lo sblocco dei loro contratti scaduti e non rinnovati da ben sei anni;
- vengono rivisti i tagli ai fondi dei Patronati e le misure sul TFR in busta paga.
Tanti buoni motivi, dunque, per una tre giorni di grande mobilitazione:
2 Dicembre – Firenze, Stazione Leopolda
3 Dicembre – Napoli, Teatro Palapartenope
4 Dicembre – Milano, Carroponte di Sesto San Giovanni
Tre incontri di quantità e di qualità. Insieme a te, migliaia di delegati dei posti di lavoro, pensionati, giovani, immigrati, provenienti da tutta Italia.